Bibbia e progresso teologico in Basilio di Cesarea
Abstract
Sommario : I. Introduzione. II. La rivelazione del Dio uno e trino nella Scrittura : 1. La difesa della divinità del Verbo. 2. Difesa della divinità dello Spirito Santo. III. La Scrittura come maestra di vita cristiana : 1. Le opere normative. 2. Le omelie. IV. Influsso della Sacra Scrittura sul senso basiliano del creato : 1. Contenuto delle omelie. 2. Ricerca basiliana del senso proprio delle Scritture. V. Conclusioni.
Nell’esortazione apostolica Verbum Domini, 48, Benedetto XVI consiglia che si dia ascolto ai santi perché plasmati dalla Scrittura, e guidati dallo Spirito Santo, hanno trovato nella Bibbia nuovi lumi per l’arricchimento della vita della Chiesa, lungo i secoli. Il Pontefice commemora delle grandi personalità tra le quali Basilio di Cesarea. Il presente è uno studio sul pensiero del Padre Cappadoce e ha l’obiettivo d’illuminare le radici scritturistiche del suo lavoro teologico, evidenziando il suo contributo allo sviluppo del dogma. La riflessione si concentra sulle pretese caratteristiche dell’esegesi basiliana : la tendenza a un uso fondamentalista della Bibbia nella presentazione della dottrina ascetica e l’evoluzione dall’esegesi allegorica verso quella letterale. Le considerazioni conclusive sottolineano l’ecclesialità dell’esegesi di Basilio, inserita nel solco della Tradizione viva, e il suo gusto per il senso letterale dei testi biblici.
In the Apostolic Exhortation Verbum Domini, n. 48, Benedict XVI claims that exegesis ought to listen to the saints. Having let themselves be shaped by Scripture and guided by the Holy Spirit, they found in the Bible new lights that have enriched the life of the Church throughout the centuries. Benedict XVI goes on to point out several great figures that demonstrate this idea. One of these is Basil of Caesarea. This article studies the thought of this Cappadocian Father by illuminating the scriptural roots of the new insights that his theological work and his spiritual teaching have offered to the development of doctrine. The author’s research enables a new analysis of the alleged characteristics of Basilian exegesis, such as an appreciaton for allegory, the tendency to a fundamentalist interpretation of the Bible within the context of ascetic doctrine, and the evolution from allegorical to literal exegesis. The conclusions not only highlight the ecclesial nature of Basil’s exegesis, always inserted in the stream of the living Tradition, but also his taste for the proper sense of biblical texts.