I fedeli laici a 50 anni dal Concilio Vaticano II. Bilancio e prospettive per una Chiesa in uscita
Abstract
Sommario: I. Un quadro di luci e ombre. II. Prospettive sul contributo peculiare dei fedeli laici in questa nuova tappa evangelizzatrice. 1. I cristiani laici, soggetti attivi della missione affidata all’intero Popolo di Dio. 2. I ministri sacri al servizio della missione dei laici. 3. L’impegno per la trasformazione della società nello spirito del Vangelo.
L’articolo tenta di offrire un bilancio sui fedeli laici nei cinquant’anni successivi al Concilio Vaticano II alla luce del “discernimento” operato da Papa Francesco in Evangelii gaudium. La sua lettura, che comporta sia il riconoscimento dei passi positivi che la critica serena degli aspetti migliorabili, consente di evidenziare le linee essenziali che hanno caratterizzato la cosiddetta “ora dei laici” e delineare alcune sfide che si aprono alla loro missione in questa nuova tappa evangelizzatrice inaugurata dal pontificato di Francesco. La prospettiva pertanto è quella di una “Chiesa in uscita” e chiamata alla conversione missionaria.
This article seeks to offer an assessment on the lay faithful in the fifty years following the Second Vatican Council in the light of the “discernment” carried out by Pope Francis in Evangelii gaudium. His analysis, which includes both a recognition of positive steps and a balanced critique of aspects that could be improved, allows for an overall understanding of the essential lines of action that have characterised the so called “hour of the laity” and delineates some challenges for their mission in the new step of envangelisation inaugurated by his pontificate. The perspective is, thus, one of a “Church that goes forth” and is called to a missionary conversion.