Teologia biblica ed esegesi cristologico-trinitaria alla luce del rapporto tra ἱστορία ed οἰκοψομία in Gregorio di Nissa
Abstract
Sommario: I. Introduzione - II. I Greci e l’ἱστορία - III. La Scrittura e l’ἱστορία - IV. Gregorio di Nissa e l’ἱστορία: 1. Terminologia. 2. Tipologia e ordine narrativo. 3. Esegesi e teologia. 4. Esegesi e οἰκοψομία - V. Conclusione.
Con Origene il termine ἱστορία assume il significato tecnico di riferimento alla Sacra Scrittura. Gregorio di Nissa si inserisce in questa tradizione, così che l’analisi delle ricorrenze di questo termine nelle sue opere permette di accostarsi alla sua concezione di esegesi, ed in particolare al rapporto tra ermeneutica biblica e teologia. Infatti, lo studio evidenzia come l’ἱστορία richiami οἰκοψομία, secondo un rapporto terminologicamente e concettualmente già individuato in ambito precristiano, ma che è letto dal Nisseno in chiave cristologica e trinitaria. In questo modo, esegesi e teologia biblica vengono inseparabilmente unite, in quanto l’interpretazione dei singoli testi viene ricondotta al senso dell’insieme, cioè alla Persona di Cristo, Figlio di Dio. La connessione tra economia ed immanenza trinitaria diventa cosi` criterio esegetico fondamentale non in forza di un preconcetto dogmatico, ma per la stessa dinamica interpretativa, evidenziata dal rapporto tra ἱστορία e οἰκοψομία, che aveva caratterizzato anche l’opera di autori non cristiani.
Origen’s hermeneutic work transformed the word ἱστορία in a technical term referred to the Holy Scripture. Gregory of Nyssa places himself in this tradition: because of that an analysis of the recurrences of the term in his works is a good approach to his exegesis, in particular to the relationship between Biblical hermeneutics and theology. This study shows how ἱστορία recalls οἰκοψομία, according to a link that had already been acknowledged by the pre-Christian thought both at the terminological and at the conceptual levels, but that was read by the Nyssian from the Christological and the Trinitarian points of view. In this way, exegesis and Biblical theology are inseparably joined, as the interpretation of each text has to be connected to the global meaning, i.e Christ’s Person, the Son of God. The connection between economy and Trinitarian immanence becomes the fundamental exegetic criterium, not because of a dogmatic approach, but as a result of the hermeneutic dynamics itself. This is proved by the relationship between ἱστορία and οἰκοψομία, that had also characterized the works of non Christian works.