«I fondamenti della concezione sociale»: un documento della Chiesa ortodossa russa letto alla luce del rapporto Chiesa-mondo
Abstract
Sommario: I. Introduzione - II. Il primo documento sociale della Chiesa ortodossa russa? - III. Fino a quale punto la dottrina sociale della Chiesa ortodossa suppone un cambiamento della propria autocomprensione nei confronti del mondo? - IV. La Chiesa davanti al mondo - V. Le risposte del documento di Mosca - vi. Conclusione.
La Chiesa ortodossa russa approvò, cinque anni fa, un documento su I fondamenti della concezione sociale. La varietà delle letture e delle comparazioni con documenti sociali o pastorali della Chiesa cattolica non aiutava a capire se con esso ci fu, all’interno del mondo ortodosso, un cambiamento della comprensione dei rapporti della Chiesa con il mondo. Lo studio presenta in forma concisa il documento e alcune delle opinioni che l’hanno paragonato alla Rerum Novarum e alla Gaudium et Spes. Si presenta la comprensione tradizionale ortodossa del rapporto tra Chiesa e mondo, e si cerca di leggere il documento con questa visione. Alla fine, si conclude che la Chiesa ortodossa non ha cambiato sostanzialmente l’idea che aveva di se stessa rispetto al mondo. I cambiamenti che ci sono (non sostanziali, anche se importanti) vengono considerati e valutati nel corpo dello studio. Inoltre, si conclude che le categorie occidentali di ciò che si ritiene “dottrina sociale della Chiesa”, anche se sono utili, non sono sufficienti per valutare la portata dei cambiamenti che, comunque, la Chiesa ortodossa ha effettuato.
Five years ago, the Russian orthodox Church approved a document on The Foundations of the social view. The variety of the readings of this document, and the comparisons with social or pastoral documents of the Roman Catholic Church did not help to understand if this Russian Document were a manifestation of whether inside the orthodox world, a change had occurred in the way the relationship of the Church with the world is understood. This study introduces, in a concise way, the Russian Document and some of the opinions which have compared it to Rerum Novarum and Gaudium et Spes. Then, this study offers a presentation of the orthodox traditional understanding of the relationship between Church and world, and a reading of the document of Moscow from the traditional perspective. The study concludes that the orthodox Church has not changed substantially the idea that she had of herself regarding the world. The changes (not substantial, but however important) that took place are evaluated throughout the study. Moreover, the study concludes that the western categories of "social doctrine of the Church", although useful, are not sufficient in order to estimate the kind of changes effected by the orthodox Church.