Annales theologici https://www.annalestheologici.it/ <p><strong>ANNALES THEOLOGICI</strong></p> <p>Rivista internazionale di teologia fondata nel 1987, a cura della <a href="http://www.pusc.it/teologia" target="_blank" rel="noopener">Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce (Roma)</a></p> <p>«Annales theologici» si propone di collaborare alla riflessione comune su quei temi che rivestono maggior interesse per il dialogo fra vangelo e cultura. La rivista comprende due fascicoli semestrali ed ospita una rubrica di <em>studi</em> ed una sezione di <em>note</em>, completate dalla proposta di uno <em>status quaestionis</em>, che in modo sistematico e didatticamente fruibile espone la sintesi del dibattito teologico su un argomento di interesse generale. Il volume è completato da una sezione di recensioni bibliografiche. La rivista comprende due fascicoli semestrali.</p> it-IT Annales theologici In memoriam: Prof. Don Antonio Aranda (Córdoba, 22.12.42 – Pamplona 3.11.23) https://www.annalestheologici.it/article/view/4674 <p>Lo scorso 2 novembre, dopo una rapida malattia, si è spento il prof. Antonio Aranda Lomeña, già Decano della nostra Facoltà di Teologia (1994-1998) e professore emerito di teologia sistematica della Facoltà di Teologia dell’Università di Navarra. Durante il suo mandato di Decano e col suo instancabile lavoro, la nostra Facoltà di Teologia raddoppiò la sua offerta didattica, dando vita ai Dipartimenti di Teologia Spirituale, di cui fu il primo Direttore, e di Storia della Chiesa, in grado di concedere titoli di licenza e di dottorato nelle rispettive aree di specializzazione. Nel suo periodo romano è stato Direttore di<em> Annales Theologici</em> dal 1995 al 1997, creando nel 1998 il <em>Comitato scientifico</em>, di cui fece parte fino al 2004. Nell’anno accademico 2008-2009 concluse la sua collaborazione con la nostra Facoltà, per rientrare presso la Facoltà di Teologia dell’Università di Navarra.<br />Anche se proveniva dalla teologia dogmatica – era esperto di teologia trinitaria, cristologia e antropologia teologica –, i suoi interessi si spostarono negli ultimi decenni verso la teologia spirituale. Più specificamente, si dedicò alla riflessione teologica sul carisma e sulla spiritualità di san Josemaría Escrivá de Balaguer, Fondatore dell’<em>Opus Dei</em>, di cui don Antonio era figlio spirituale, con vivo amore e dedizione alla propria vocazione. Come frutto di questo suo teologare possiamo annoverare opere come: <em>«El bullir de la sangre de Cristo». Estudio sobre el cristocentrismo del beato Josemaría Escrivá</em>, Madrid, Rialp, 2000, 304 pp., tradotto in italiano come <em>«Vedo scorrere in voi il sangue di Cristo». Studio sul cristocentrismo di san Josemaría Escrivá</em>, Edusc, Roma 2003, 263 pp.; le edizioni critico-storiche dei due volumi di omelie di san Josemaría (<em>Es Cristo que pasa</em>, Rialp, Madrid 2013, 1033 pp.; <em>Amigos de Dios</em>, Rialp, Madrid 2019, 955 pp.); <em>El hecho teológico y pastoral del Opus Dei. Una indagación en las fuentes fundacionales</em>, Pamplona, Eunsa, 2020, 369 pp.<br />Nella linea di questi studi, poco prima della scorsa estate, don Antonio aveva proposto ad <em>Annales Theologici</em> l’articolo «Ser <em>Opus Dei</em> para hacer el <em>Opus Dei</em>», frutto di alcune conferenze che aveva tenuto su questa espressione impiegata da san Josemaría, adoperando molti testi del Fondatore ancora inediti o in corso di pubblicazione. Dopo il consueto processo in Redazione, che prevede il giudizio di due <em>referee</em>, stavamo per inviare a don Antonio qualche piccolo suggerimento per migliorare il testo, quando ci è giunta la triste notizia della sua scomparsa. Consapevoli che don Antonio avrebbe gradito la pubblicazione del suo articolo con questi miglioramenti, i membri del comitato di redazione della rivista – alcuni dei quali discepoli di don Antonio – insieme a tutta la Facoltà di Teologia, sono lieti di presentarlo postumo in sua memoria. Mentre ci affidiamo alla sua protezione dal Cielo, ringraziamo don Antonio per i suoi insegnamenti e per la sua dedizione alla Facoltà e alla nostra rivista.</p> * Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 9 10 I missionari della misericordia “strumento privilegiato” della sollecitudine e dell’attenzione della Chiesa per il perdono https://www.annalestheologici.it/article/view/4675 <p>Il contributo esamina l’attuale configurazione canonica dei Missionari della Misericordia. Il compito essenziale dei Missionari riguarda l’esplicitazione personale della prossimità e maternità della Chiesa attraverso il ministero della predicazione e la celebrazione del sacramento della riconciliazione. La funzione più propria dei Missionari della Misericordia concerne la remissione dei peccati riservati. Il senso del mandato pontificio (la promozione e la cura della misericordia nelle comunità cristiane) supera però l’aspetto potestativo (le speciali facoltà loro concesse). Anche il supporto del Dicastero mira a promuovere la qualificazione e la pastoralità degli operatori. Il meccanismo di designazione e la modalità di servizio evidenziano il concorso dell’iniziativa papale con il corpo episcopale. All’auspicio della diffusione e distribuzione dei Missionari della Misericordia si associa quello della promozione della qualità e attrattiva della prassi penitenziale.</p> Massimo del Pozzo Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 13 35 10.17421/ATHath381202401 La fede come risposta al problema del male secondo F. Dostoevskij https://www.annalestheologici.it/article/view/4363 <p>Il lavoro intende verificare la prospettiva dialettica di Dostoevskij: il rapporto tra il bene e il male, tra la libertà e le forze distruttive. Si esaminano i temi teologici delle opere di F. Dostoevskij. Si prova a trovare nelle opere dello scrittore la risposta alla domanda: Perché la sofferenza, il dolore e il maligno sono presenti nel mondo? Si riflette sulla figura messianica creata dallo scrittore – il principe Myškin. In particolare si analizza il tema che trova frequentemente, in molti autori, un riferimento a Dostoevskij: la bellezza.</p> Bohdan Bychko Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 37 87 10.17421/ATHath381202402 «Ser Opus Dei para hacer el Opus Dei» https://www.annalestheologici.it/article/view/4676 <p>El autor toma ocasión de una expresión de san Josemaría para explicar el carisma y la espiritualidad del <em>Opus Dei</em>, que tiene en el trabajo el quicio, la base o fundamento sobre el que ir levantando, con la gracia de Dios, el edificio de la santificación personal y del apostolado. La identificación con Cristo, esencia y meta de la vida cristiana, se concreta –para quienes han recibido la vocación al <em>Opus Dei</em>– en imitar sus años de vida oculta en los que inició la redención de los hombres, trabajando en un oficio y llevando una existencia igual a la de los demás. El <em>Opus De</em>i ha sido suscitado dentro de la Iglesia con unas características propias entre las que destacan su esencial secularidad y esa particular perspectiva cristocéntrica. Para demostrarlo, el autor se sirve de textos de san Josemaría, muchos de ellos inéditos y en fase de publicación.</p> Antonio Aranda (†) Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 91 117 10.17421/ATHath381202403 Carismi in relazione: identità e condivisione https://www.annalestheologici.it/article/view/4677 <p>Il tema si fonda su un duplice asserto: i carismi trovano la loro piena identità soltanto nella condivisione del dono che esprimono, perché la condivisione è nella natura stessa del carisma; la condivisione arricchisce i carismi consentendo la piena manifestazione delle potenzialità in essi racchiuse. Nella reciproca condivisione vi è infatti un “di più”, che va oltre la somma delle componenti, e che ha la consistenza nella realtà mistica del Signore Risorto presente tra quanti sono uniti nel suo nome.</p> <p>Gli ambiti e le modalità della condivisione vengono analizzati in cinque momenti: (I) i carismi personali all’interno del carisma comune, (II) il carisma comune in relazione alla Famiglia carismatica, (III) i carismi dei differenti Istituti e Movimenti in relazione tra di loro, (IV) i carismi in relazione con le diverse vocazioni ecclesiali, (V) i carismi in relazione con il mondo.</p> Fabio Ciardi Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 119 138 10.17421/ATHath381202404 Radici ed espansione della “consacrazione” nella recente teologia della vita consacrata https://www.annalestheologici.it/article/view/4678 <p>La presente disamina sulla recente vicenda della consacrazione si snoda in tre passaggi: (1) le radici della consacrazione come categoria caratterizzante della vita consacrata risalgono ai testi del Concilio Vaticano II e alla loro ricezione negli insegnamenti papali e nella teologia; (2) l’espansione della consacrazione è un fenomeno più vasto, che va oltre i testi, entrando nella comprensione abituale della vita consacrata ma anche oltre la vita consacrata; (3) radici ed espansione fanno di questa categoria un passaggio necessario, forse un po’ logorato, non esclusivo, per una teologia della vita consacrata. Viene formulata in chiusura la necessità di un livello teologico elevato di pensiero di ogni forma di vita cristiana, quindi anche della vita di consacrazione a Dio, assieme ad una proposta di individuazione di una tradizione della vita consacrata all’interno della Tradizione della Chiesa.</p> Fernando Puig Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 139 155 10.17421/ATHath381202405 The Jewish Roots of Divine Christology: The Divine Word Before Jesus https://www.annalestheologici.it/article/view/4679 <p>Le tradizioni giudaiche sulla Parola di Dio hanno un’influenza significativa sullo sviluppo iniziale della Cristologia. La nozione di Logos in Filone di Alessandria e quella del Memra nei Targumim aramaici offrono preziose prospettive per illustrare il rapporto di continuità e discontinuità tra la fede neotestamentaria nella divinità di Cristo e il suo contesto giudaico. L’Incarnazione, entro un quadro di continuità, rappresenta una novità che ridefinisce le concezioni esistenti sul Verbo divino; tale innovazione richiede una spiegazione storica. Ulteriori studi potrebbero esplorare l’interazione fra gli eventi storici e lo sviluppo di queste idee.</p> Gonzalo de la Morena Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 157 175 10.17421/ATHath381202406 Cosmo, eucaristia e attività umana. Riflessioni teologiche a partire da “La Messa sul Mondo” di Teilhard de Chardin https://www.annalestheologici.it/article/view/4680 <p>A partire dalla lettura della <em>Messa sul Mondo</em> (1923), gli autori riflettono teologicamente sulla relazione tra creazione, celebrazione eucaristica e lavoro umano. L’articolo espone la genesi della preghiera di Teilhard de Chardin, la spiritualità del lavoro in essa contenuta, e la sua ripresa da parte del Magistero pontificio. Si illustra come si possa esercitare il sacerdozio comune nella celebrazione eucaristica, e come questo esercizio influisca nella vita quotidiana. Infine si mostra come nel culto cristiano tra “sacro” e “profano” non vi sia opposizione, ma continuità, con comprensibili conseguenze anche al di fuori della celebrazione eucaristica.</p> Claudio Tagliapietra Giovanni Zaccaria José Luis Gutiérrez Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 177 197 10.17421/ATHath381202407 Fede, ragione e carità. Una prospettiva tommasiana https://www.annalestheologici.it/article/view/3941 <p>Nell’ambito degli studi su fede e ragione nel pensiero di Tommaso d’Aquino, si è solitamente scelto di mostrare l’armonia dell’una e dell’altra attraverso ciò che le accomuna, ossia il fatto che la fede abbia un carattere intellettuale in quanto essa è assenso dell’intelletto alla rivelazione. Limitare la fede a questo, tuttavia, la espone al giudizio della ragione e quindi alla possibilità di essere rifiutata, se ciò è richiesto dal criterio dell’evidenza. In questa sede, dopo aver ricordato che per Tommaso la fede è sì assenso intellettuale alla rivelazione ma in quanto dovuto principalmente alla carità, mostro come questo porti il credente a credere fermamente, anche nel caso l’evidenza sembrasse smentire l’atto di fede. E mostro che in tal modo il credente sembra messo nella migliore condizione possibile per promuovere l’attività intellettuale.</p> Roberto Di Ceglie Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 199 216 10.17421/ATHath381202408 Génesis, desarrollo y relevancia de la «unidad de los dos». Contribución de Karol Wojtyla a la antropología trinitaria https://www.annalestheologici.it/article/view/4681 <p>El artículo profundiza en la noción de la «unidad de los dos» en la obra de Karol Wojtyla, quien más tarde se convirtió en el Papa Juan Pablo II. El autor argumenta que esta noción es fundamental para desarrollar una antropología inspirada en la Trinidad, a partir de las contribuciones de teólogos como Von Balthasar, Klaus Hemmerle, Piero Coda y Marc Ouellet. Esta noción se refiere al amor mutuo y recíproco entre dos individuos que crea una nueva entidad, un ‘nosotrosʼ, mientras se respeta la individualidad y autonomía de cada persona. Wojtyla desarrolló esta noción teológicamente a partir de sus estudios interdisciplinarios de mística, poesía y filosofía. El artículo también reflexiona en el nexo que existe entre el amor de las personas divinas y la comunión entre las personas humanas, señalando la experiencia de la masculinidad y la feminidad como un elemento esencial para la autoconciencia y la experiencia del cuerpo como un don.</p> Jaime Rodríguez Díaz Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 217 239 10.17421/ATHath381202409 La paternidad espiritual del sacerdote en la tradición de la Iglesia https://www.annalestheologici.it/article/view/4682 <p>Desde antaño la forma más extendida del pueblo cristiano para dirigirse al ministro ordenado ha sido llamarle “padre”. Ahora bien ¿tiene fundamento teológico llamar “padre” al sacerdote? Este artículo muestra cómo la tradición teológica ha asumido y justificado este término desde los primeros siglos hasta nuestros días. Se evidenciará que la fundamentación de la paternidad espiritual del sacerdote se ha enriquecido progresivamente, pues desde su concepción inicial, basada en la autoridad del Padre, ha ido adquiriendo un carácter más cristológico que, sin excluir el anterior, se basa en la esponsalidad de Cristo con la Iglesia, de la cual participa el presbítero.</p> José María Martínez Ortega Francisco Insa Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 243 308 10.17421/ATHath381202410 Recensioni https://www.annalestheologici.it/article/view/4683 <p>N. Álvarez de las Asturias – J. Sedano, <em>Derecho canónico en perspectiva histórica: fuentes, ciencia e instituciones</em>, Eunsa (Manuales del Instituto Martín de Azpilcueta), Pamplona 2022, 368 pp.</p> <p>G. Bernagozzi, <em>Lo Spirito e la Chiesa. Una lettura pneumatologico-ecclesiologica a partire dalle preghiere eucaristiche</em>, CLV, Roma 2023, 329 pp.</p> <p>C. Betschart, <em>L’umano, immagine filiale di Dio. Un’antropologia teologica in dialogo con l’esegesi</em>, Queriniana, Brescia 2022, 395 pp.</p> <p>B. Blankenhorn, <em>Pane dal Cielo. Introduzione alla teologia eucaristica</em>, («Teologia Ecclesiale», 7/3), Fede &amp; Cultura, Verona 2023, 390 pp.</p> <p>S. Fontana, <em>La Dottrina politica cattolica. Il quadro completo passo dopo passo</em>, Fede&amp;Cultura, Verona 2023, 255 pp.</p> <p>C.L. Rossetti, <em>Dignità e fraternità. L’eutopia cattolica tra islamismo e transumanesimo</em>, Cantagalli-Chirico, Siena-Napoli 2023, 256 pp.</p> <p>M. Scandroglio, <em>Una parola dura ma feconda. Il linguaggio difficile della profezia e la sua portata “evangelica”</em>, San Paolo, Cinisello Balsamo 2023, 186 pp.</p> Aa. Vv. Copyright (c) 2024 Annales theologici 2024-07-08 2024-07-08 38 1 311 332