Una immagine credibile di Dio. La rilettura della violenza nella Bibbia alla luce dell'evento Gesù di Nazareth
Abstract
Sommario : I. La rilevanza del tema per la nuova evangelizzazione ed il compito della Teologia fondamentale. II. Un Dio di violenza e di vendetta? La critica contemporanea alle religioni monoteiste quali causa di intolleranza e di violenza : 1. Il tema della violenza e la personalità di Jahvè. 2. Il Dio rivelatosi ad Abramo e la critica al monoteismo. 3. Quadri ermeneutici di comprensione e problemi aperti. III. Come leggere le “pagine difficili” del Primo Testamento? : 1. Diversificazione delle tradizioni e precisazioni ermeneutiche. 2. Un approccio canonico alla Scrittura e lo sviluppo interno del tema della violenza. IV. La predicazione di Gesù di Nazaret e il suo mistero pasquale come rivelazione definitiva della non violenza di Dio : 1. Giustizia senza violenza : sulla croce Dio parla in prima persona. 2. Alcuni orientamenti per il lavoro del pastore e del teologo.
La sensibilità contemporanea mostra un certo disagio di fronte all’immagine di Jahvè guerriero violento e vendicativo, come essa emerge in buona parte delle narrazioni del Primo Testamento, in particolare nei cosiddetti libri storici. In generale, è l’associazione fra Dio e la violenza, nonché la diffusa presenza nella Bibbia di un linguaggio aggressivo e vendicativo, a destare interrogativi che possono ostacolare la contemporanea evangelizzazione. L’articolo esamina alcuni modelli ermeneutici e itinerari di comprensione che potrebbero aiutare ad inquadrare rettamente la domanda, mettendo anche in luce l’insufficienza di un modello funzionale della violenza divina, spesso impiegato nella catechesi elementare. Il tema viene dunque orientato verso il suo approdo cristologico, risolutivo per rivelare la personalità non violenta e misericordiosa del Dio di Israele. Al fine di affrontare in modo convincente il problema della violenza nella Bibbia è però necessario chiedere alla teologia dogmatica e all’esegesi biblica di perfezionare gli attuali quadri di comprensione delle nozioni di storicità dei testi sacri e di ispirazione biblica.
Contemporary sensitivity towards non-violence rises the problem of how to understand the image of Jahvè as a violent warrior, subject of revenge, as it emerges in not a few pages of the First Testament, the so-called historical books particularly. Generally speaking, the association between God and violence, and the presence in the Bible of a belligerent language of vengeance, put obstacles that render contemporary evangelization more difficult. The article examines some hermeneutical models and paths of understanding that could help to frame the question, at the same time that shows the limits of a view in which violence is understood as merely functional to God’s plans, which is largely used in elementary catechesis. The whole issue is then oriented towards its Christological focus, capable of revealing in a definitive way the non-violent and merciful personality of the God of Israel. However, in order to frame the question about violence on the Bible in a satisfactory and convincing way, it is suggested that biblical exegesis and dogmatic theology make an effort to improve contemporary frames of comprehension of two key-notions, namely, the historicity of biblical accounts and the inspiration of biblical texts.